Lorenzo Lustri
membro dei Stimm.ung.blend

La band nasce e opera nella Città Fossile, al margine.
Un nucleo fluidamente a contatto con suoni sparsi, incrocio comune di linee sciolte.
Si forma come gruppo puramente strumentale tra il 1997 e il 1998, per opera di un insieme eterogeneo di persone accomunate da alcune ispirazioni espressive: sperimentazione di suoni a struttura libera tramite l’improvvisazione su molti campi: organico, strumentazione, tecnica esecutiva, durata, con un’eterogeneità di risultati che mostra però precise linee identificative, accostabili ad analoghe esperienze di improvvisazione elettronica-elettroacustica-freenoise-strumentale. Non ci sono canzoni che emergono dalla "miscela" (blend) di frequenze, rumori, vibrazioni grida, accordi, umori. Linee dilatate e sussurrate, l’attenzione al particolare, al nascosto percepibile, l’esperienza di udire a malapena quando il suono supera per volume, estensione e intensità i limiti della sopportazione fisica, occupazione degli spazi fisici e immaginari, geografie personali per godersi il caos.

Abbinando elettronica e strumenti acustici, etnici, giocattoli musicali, readymade riadattati, circuit bending e inneschi di chitarre.st.immu.ngblend riproduce sonorità elementari, primitive, arcaico infantili. Di volta in volta sono stati introdotti e sottratti basi preregistrate come "sfondo sonoro" , per analogia sensoriale immagini, video, quadri, generalmente autoprodotti, con la medesima radice ispirativa, e la stessa doppia identità della parte sonora: da una parte immagini sintetiche prodotte con la tecnica del videofeedback (e la retroazione dei segnali è usata a sua volta come tecnica fondamentale nella generazione dei suoni che vengono poi manipolati), dall’altro montaggi di riprese dal vivo, scenario immaginifico di ciò che esce dagli altoparlanti. A volte stimm.ungble.nd si avvale di testi recitati per ribadire con ancor maggior risalto la dialettica uomo-macchina-arte che è alla base di ciò che intendiamo proporre: uso della scienza applicata a fini creativi; uso improprio del mezzo meccanico-strumento; sottrazione della macchina ai vincoli d’uso; produzione di strutture irrazionali, irriducibili, irreversibili, imprevedibili tramite uso non ingegneristico delle macchine; esorcizzazione del loro potere alienante tramite la loro reinvenzione spirituale; dimostrazione dell’uso creativo e non funzionale della tecnica.

Tutto questo forse meno, forse altro è sti.mm.ungbl.end: aderenza ineludibile a tempi poco allegri, tentativo di riflettere certo disagio inquieto, perplessità attonita, senza voler escludere a priori momenti più distesi e ironici,la catarsi cosciente di una risata che vibra, beffarda.

Archivio
Stimm.ung.demo k7 1998
Stimm.ung.promo cd 1999
Al rovinoso ozio 2 cd 1999-2004
Ciclo cd 2001-2003
Circles of noise figure cd 2004
1999-2003 videofeedback e videoriprese dvd

Collaborazioni e partecipazioni

R.O.T. Et erir cd veglia 2000
Ysengrinus k7 veglia 2002
Stimm.ung.dientije-Sol.stimn.tinije
cd 2004
R.O.T. september tape sloowtapes 2005
Bloody occurrance/Mutate mutilate split k7 x+z=0 2006 (live in finland 2005)