Giancarlo Esposito
membro dei Stimm.ung.blend
La band nasce e opera nella Città Fossile, al
margine.
Un nucleo fluidamente a contatto con
suoni sparsi, incrocio comune di linee sciolte.
Si forma come gruppo puramente
strumentale tra il 1997 e il 1998, per opera di un insieme eterogeneo di
persone accomunate da alcune ispirazioni espressive: sperimentazione di suoni a
struttura libera tramite l’improvvisazione su molti campi: organico,
strumentazione, tecnica esecutiva, durata, con un’eterogeneità di risultati che
mostra però precise linee identificative, accostabili ad analoghe esperienze di
improvvisazione elettronica-elettroacustica-freenoise-strumentale. Non ci sono
canzoni che emergono dalla "miscela" (blend) di frequenze, rumori, vibrazioni
grida, accordi, umori. Linee dilatate e sussurrate, l’attenzione al
particolare, al nascosto percepibile, l’esperienza di udire a malapena quando
il suono supera per volume, estensione e intensità i limiti della sopportazione
fisica, occupazione degli spazi fisici e immaginari, geografie personali per
godersi il caos.
Abbinando elettronica e strumenti
acustici, etnici, giocattoli musicali, readymade riadattati, circuit bending e
inneschi di chitarre.st.immu.ngblend riproduce sonorità elementari, primitive,
arcaico infantili. Di volta in volta sono stati introdotti e sottratti basi
preregistrate come "sfondo sonoro" , per analogia sensoriale immagini, video,
quadri, generalmente autoprodotti, con la medesima radice ispirativa, e la
stessa doppia identità della parte sonora: da una parte immagini sintetiche
prodotte con la tecnica del videofeedback (e la retroazione dei segnali è usata
a sua volta come tecnica fondamentale nella generazione dei suoni che vengono
poi manipolati), dall’altro montaggi di riprese dal vivo, scenario immaginifico
di ciò che esce dagli altoparlanti. A volte stimm.ungble.nd si avvale di testi
recitati per ribadire con ancor maggior risalto la dialettica
uomo-macchina-arte che è alla base di ciò che intendiamo proporre: uso della
scienza applicata a fini creativi; uso improprio del mezzo meccanico-strumento;
sottrazione della macchina ai vincoli d’uso; produzione di strutture
irrazionali, irriducibili, irreversibili, imprevedibili tramite uso non
ingegneristico delle macchine; esorcizzazione del loro potere alienante tramite
la loro reinvenzione spirituale; dimostrazione dell’uso creativo e non
funzionale della tecnica.
Tutto questo forse meno, forse altro è
sti.mm.ungbl.end: aderenza ineludibile a tempi poco allegri, tentativo di
riflettere certo disagio inquieto, perplessità attonita, senza voler escludere
a priori momenti più distesi e ironici,la catarsi cosciente di una risata che
vibra, beffarda.
Archivio
Stimm.ung.demo k7 1998
Al
rovinoso ozio 2 cd
1999-2004
Ciclo cd 2001-2003
Circles
of noise figure cd
2004
1999-2003 videofeedback e videoriprese
dvd
Collaborazioni
e partecipazioni
R.O.T. Et erir cd veglia 2000
Ysengrinus k7 veglia 2002
Stimm.ung.dientije-Sol.stimn.tinije cd 2004
R.O.T. september tape sloowtapes
2005